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L'Orribile invasione delle anoressiche

Story

'Stavo dormendo tranquillamente di pomeriggio, quando un influsso paracatatonico invase all'improvviso l'esistenza, portando le mie fantasie, i miei sogni, ma anche i miei incubi nella realtà. Avenne tutto dopo un clic.' Così inizia questo cortometraggio chiave del 2001. Un ragazzo si sveglia e si ritrova catapultato in una strana realtà, dove una voce misteriosa gli affida una pericolosa missione. Dovrà combattere tutte le sue paure, e il nemico più grande sarà se' stesso. Per fortuna avrà un grande arsenale a sua disposizione per affrontare le metà oscure..

Note

Delirante cortometraggio importantissimo per lo sviluppo della mia filmografia: improvvisamente (quasi come quell'influsso paracatatonico!) abbandonai il 'il genere'.. Iniziai a fare film non più 'normali', ma che venivano dall'impulso di buttare fuori le mie sensazioni, le mie considerazioni sul mondo, e di mettere in scena le mie visioni. Iniziai questo processo gradualmente, e questo corto è stato l'inizio di tutto. Molte scene da antologia, su tutte lo scontro col proprio doppio in mantellone bianco e tuba che finisce con la testa spiaccicata in un porta matite, con copioso e rossissimo sangue che sgorga felice. Da questo momento in poi usai il sangue molto spesso nei miei film. Per l'esattezza iniziai a provare una certa fascinazione per gli schizzi di sangue, in realtà rarissimi sugli schermi cinematografici, almeno di quelli che piacciono a me..

Curiosità

La bizzaria più grande  è il titolo stesso: seppur totalmente assurdo e inspiegabile, originariamente aveva un senso! Le 'anoressiche' erano una sorta di donne magrissime simili a zombi che avrei dovuto affrontare in una sfida.. Ma il film lo terminai in un altra maniera. Ennesimo mio film 'tronco', il film finisce con una mia lettera al pubblico, che spiega che il film era come un sogno, e che nei sogni ci si sveglia a volte all'improvviso. In realtà avevo girato molte più scene, e il film continuava in una divertente scena surreale in cui il mio personaggio parlava con se' stesso su un divano marrone. Ma trovavo quella scena davvero lunga, e che spezzava il ritmo vorticoso di tutto il cortometraggio, quindi l'ho eliminata, e l'ho strasformata in altro piccolo film: 'Il Divano Maledetto', che l'ho inserito concettualmente nei miei 'Riarrangiamenti'.. Espansioni, sequenze tagliate diventate altri film o rimontaggi vari. 

Matteo Ierimonte

independent filmmaker

cell: +39 335 575 2458

cod.fisc. JRMMTT85C13L781S

film@matteoierimonte.com