Claustrofilia
- Anno: 2006
- Durata: 71 minuti
- Fotografia: colore, miniDv 3ccd
Story
Lo scrittore nevrotico Larry in un periodo di estrema crisi creativa si licenzia dal suo lavoro di impiegato in uno studio legale e scappa in esilio a Venezia, in un piccolo appartamentino, allo scopo di riuscire a scrivere il suo nuovo romanzo in un ambiente 'diverso'. Ma non farà i conti con l'umidità e gli insetti che invaderanno le sue stanze.. L'unica soluzione sarà cercare un nuovo inquilino e sbarazzarsi di quella situazione oppressiva. Risponderà all'annuncio Carmilla, una ragazza dolce e intraprendente che si innamorerà della casa. Felicissimo, dopo averle fatto firmare il contratto, Larry, a pochi passi dalla felicità, si accorgerà di essere rimasto chiuso dentro la casa! ..I due cercheranno invano di forzare la porta. In attesa dell'arrivo della padrona di casa, i due si troveranno a dover convivere forzatamente nel piccolissimo appartamento. Nevrosi, pulsazioni, schermaglie, scambi accesi d'opinioni caratterizzeranno questi giorni, in cui nascerà un rapporto particolare fra i due...
Note
Commedia alleniana con la mia solita tematica del 'chiuso dentro', il mio quinto lungometraggio viene dall'esigenza di fare 'un film normale', e dopo film sperimentali e tormentosi, pieni di tortuosità strutturali, volevo tornare a una semplice storia. Tornando alle atmosfere del vecchio 'Irene alle Termopili', ho rispolverato il mio personaggio-omaggio a Woody Allen, con occhiali e balbettii. Le riprese di questo film sono state fra le più rilassanti di sempre per me. Solo con l'attrice in quella casa, libero da tecnici e 'frenamenti' da set, ho potuto girare liberamente, usando molti master shot, con i dialoghi girati come a teatro, senza le interruzioni dei ciak. Questo film è davvero un mio super must da non perdere!
Curiosità
Attorno a Claustrofilia, in quei mesi ho girato altri film con quel tipo di recitazione: nel coevo 'Il Ritorno dell'Amazzone' infatti recito nello stesso modo.. Come anche in 'She Plays the Piano' di Andrea Vesentini il mio personaggio ha lo stesso carattere. Claustrofilia è anche uno dei pochi miei film di cui non sono stato io a scegliere il titolo, suggeritomi da un amico via sms..