Gli Orrori di villa Kinderkat
- Anno: 2005
- Durata: 61 minuti
- Fotografia: colore - bianco e nero, MiniDv 3ccd
Story
Matteo e Benedetta, uno studente di cinema aspirante regista lui e una studentessa di antropologia lei si incontrano ad uno ostello della gioventù. La ragazza inviterà Matteo a seguirlo nella sua esplorazione: è in cerca infatti dei luoghi di culto dove vengono svolte le sette sataniche, spesso squallidi spazi in disuso dalla società e trasformati in emarginati luoghi di culto dove si praticano barbari riti propiziatori. Scopriranno dopo lunghe peregrinazioni, soste ai bar, passaggi in biblioteche e altre esplorazioni che il luogo più grande della zona per il culto delle sette sataniche è 'Villa Kinderkat', un'enorme villa abbandonata all'interno di un gigantesco parco. Ingaggeranno un avventuriero affinchè li possa accompagniare, e una volta entrati cadranno vittime delle 'Bestie di Satana' e dovranno cercare di scappare dalla villa, popolata da tantissime strane figure bizzarre e grottesche.
Note
Supermegacult, questo intramontabile mio terzo lungometraggio è l'esempio per eccellenza del cinema che facevo in quel periodo: sperimentale ma di genere, horror ma sempre comico, visionario e 'colorato'. Nei primi 10 minuti c'è un insolito collegamento a 'Il Mistero di Boscoazzurro', di cui questo è il sequel, ma in chiave ultrapop, abbandonando i toni ipnotici del film precedente. Questo film è semplicemente 'pieno di roba', ricco di immagini sperimentali, cartelli di scritte d'avanguardia, riferimenti ai fumetti (tanto che molte scene sono 'fumettizzate'), con continue alternanze di riprese in esterni a 'chiuse' riprese in interni, con allo sfondo dei personaggi solo degli sfondi neutri. Gli Orrori di Villa Kinderkat è un must imprescindibile nella mia filmografia! La lavorazione del film, come è raccontata nel mio documentario 'Behind My Trilogy'.
Curiosità
Molte sequenze d'antologia: dai fantasmini colorati alla scritta 'panta pop' finale, alla scena in cui io 'torno indietro' per salvarmi (grazie alla tastiera del programma di montaggio) all'uso variegato della colonna sonora, per non parlare degli effetti sonori. Girato nella gigantesca villa Pullè di Verona, nel quartiere di Chievo, questo film ha un fascino tutto suo.