Il mistero di Boscoazzurro
- Anno: 2004
- Durata: 71 minuti
- Fotografia: bianco e nero - colore, MiniDv 3ccd
Story
Matteo odia la scuola, in cui si sente oppresso dai professori e dallo studio obbligato di materie che non gli interessano. Si rifugia nel cinema, isolandosi dal mondo tuffandosi in quel regno di fantasia. Finirà con l'essere bocciato. Passerà l'estate in una casa di campagna abitata da figli di amici dei suoi genitori. La casa è come lontana dalla civiltà, circondata da boschi e campi, popolati da strani viticoltori noti come 'gli Slavi'. Verranno attaccati da queste creature, e Matteo dovrà cercare di salvare la ragazza che gli piace, Marina, e trovare rifugio in una strana strega del bosco, che lo porterà in un'altro onirico mondo di fantasia...
Note
Bè, che dire? Questo film è semplicemente un mito per me! Il mio primo lungometraggio in assoluto, il mio 'kolossal' di allora. Ero stanco dei brevi cortometraggi, e cercavo qualcosa con un respiro più ampio. La storia produttiva poi è quasi leggendaria: fui davvero bocciato pochi mesi prima delle riprese, e questo film lo usai come autoterapia post traumatica. Questo film inaugura poi tutta una serie di topos produttivi di molti miei film successivi: una grande villa-casa spesso arroccata in cui si svolge la vicenda, l'assedio da creature generiche non meglio identificate dal viso grottescamente deforme, la fuga finale, il viaggio 'd'iniziazione'. Questo film inoltre è il primo della mia trilogia dei 'luoghi maledettei', insieme a 'Gli Orrori di Villa Kinderkat' e 'I Segreti di Rio Malus'. Esiste un documentario che racconta questi tre film: è Behind My Trilogy, che ho girato e montato anni dopo. Considero questo film uno dei più belli, affascinanti e ipnotici che abbia mai fatto, e rimarrà per sempre nel mio cuore.
Curiosità
Quando montai questo film stavo rifacendo l'ultimo anno del liceo classico, ed era un periodo molto travagliato per me: sognavo solo di fare i film che volevo in totale libertà, e la scuola era sempre di più un impedimento alla mia creatività. Montai questo film senza alcun computer, ma collegando due telecamere con un cavo video. In una creavo il master originale, mentre con l'altra ci inserivo il girato, scegliendo i ciak giusti dalle varie cassettine miniDv. E tutto questo lo feci nella mia cantina! ..Di nascosto infatti saltai la scuola per una settimane, dicendo ai miei genitori che invece ci andavo, mentre ero sempre nella cantina sottocasa! Se avete visto lo splendido 'Io e Te' di Bernardo Bertolucci uscito nel 2012, potete vedere che il protagonista fa la medesima cosa!! ..Non c'è coincidenza più incredibile per me.. Inoltre uno dei film che mi avano portato l'ispirazione per Il Mistero di Boscoazzurro era porprio 'Io Ballo da Sola' di Bertolucci, per l'aspetto dell'esilio estivo della protagonista in una casa di campagna..