Lo squartatore
- Anno: 2000
- Durata: 13 minuti
- Fotografia: bianco e nero, Digital8
Story
Un ragazzo è intrappolato nella sua stessa casa, chiuso dentro, vittima di un assassino misterioso che gli pone crudeli indovinelli scritti su bigliettini di carta che gli fa trovare nelle varie stanze…
Note
Il mio primissimo cortometraggio in assoluto presenta la struttura grezza di molti altri miei film che ho fatto successivamente in quel periodo: un personaggio bloccato in un luogo chiuso, una presenza malefica in agguato, una situazione in cui cercare salvezza e fuga. Girato con una Sony Digital8 e montato direttamente in macchina, presenta dei genuini dilettantismi tecnici: spesso lo zoom viene usato per mimare una soggettiva!
Curiosità
Nella prima inquadratura il mio personaggio guarda qualcosa alla TV, poi sente uno strano rumore e si volta, e c’è il primo stacco su un’altra immagine. Il mio volto è come incorniciato dallo schermo televisivo alle mie spalle, ed è come se uscissi da quelle immagini: come se scappassi dopo anni di visioni da quel mondo a due dimensioni e dal ruolo di spettatore per uscire e raccontare il mio punto di vista. Il finale è un omaggio a Psycho, la famosa scena della doccia ma ribaltata: l’assassino esce dalla doccia e non il contrario. L’assassino inoltre non è altro che una mano guantata di pelle nera che stringe un coltello da cucina, con evidenti rimandi agli assassini astratti di Dario Argento.